
Del leggere e del tradurre
Workshop di lettura per avvicinare il testo letterario in vista di una traduzione
«Hisham Matar, Tash Aw, Maaza Mengiste: Urla del silenzio in una stanza tutta per me».
con Anna Nadotti
«Una delle seduzioni del tradurre, allargare i confini della propria identità. Dar forma alla responsabilità che si è assunta nei confronti della traccia dell’altro/a (…) La traduzione è il più intimo atto di lettura («translation as the most intimate act of reading»). Mi affido al testo quando traduco. Il traduttore conquista il permesso di trasgredire alla traccia dell’altro negli angoli più remoti del proprio sé (…). Lo sforzo del traduttore è facilitare l’amore tra l’originale e la sua ombra. Non si tratta solo di sintassi, sinonimi, colore locale. Si tratta di cogliere la retorica dei silenzi tra e intorno alle parole in modo di vedere cosa funziona e quanto».
Gayatri C. Spivak, The Politics of Translation, in Michèle Barret and Anne Phillips (eds), Destabilizing Theory. Contemporary Feminist Debates, 1993, Polity Press
Come si legge un testo letterario? Perché è importante coltivare, affinare e potenziare la lettura quando si traduce? Cercheremo di rispondere a queste domande sotto la guida di Anna Nadotti che ci spiegherà come, cosa e perché leggere.
Bibliografia
Letture obbligatorie:
1. Virginia Woolf, Mrs Dalloway, introduzione di Antonella Anedda, traduzione di Anna Nadotti, Einaudi 2014
(eventualmente, vanno bene anche altre edizioni)
2. Uno a scelta tra questi tre romanzi:
– Hisham Matar, Il ritorno, Einaudi 2017
(A questo link potete leggere un approfondimento)
– Tash Aw, I sopravvissuti, Einaudi 2020
(A questo link potete leggere un approfondimento)
– Maaza Mengiste Il re ombra, Einaudi 2021
(A questo link potete leggere un approfondimento)
Letture facoltative, ma fortemente consigliate:
– Antonella Anedda, Notti di pace occidentale, Donzelli 1999; e Historiae, Einaudi 2018.
– Choman Hardi, «Quello che voglio», in La crudeltà ci colse di sorpresa, trad. di Paola Splendore, Edizioni dell’Asino 2020, p. 16.
– Caroline Smith, «In sospeso», «La lucertola scarlatta», «Documenti per l’asilo» in Il manuale dell’immigrazione, trad. di Paola Splendore, Edizioni dell’Asino 2020, pp. 19, 21, 51.
– Virginia Woolf, “Il mestiere delle parole”, in Voltando pagina, a cura di Liliana Rampello, Il Saggiatore 2010
– Tradurre Mrs Dalloway di Anna Nadotti (articolo online a questo link).
– A piedi nudi nel testo di Anna Nadotti (articolo online a questo link).
– Italo Calvino, «Tradurre è il vero modo di leggere un testo», in Mondo scritto e mondo non scritto, Oscar Mondadori 2002.
– Italo Calvino, «Perché bisogna leggere i classici».
Per chi volesse conoscere meglio Anna Nadotti
– Conversazione con Susanna Basso (articolo online a questo link).
– Conversazione con Chiara Valerio (articolo online a questo link).
– Conversazione tra me e me (articolo online a questo link).
Programma
10 aprile 2022
- 10:30 - 10:45
- Presentazioni e breve introduzione del workshop
In cattedra
Anna Nadotti
- 10:45 - 13:00
- Prima parte
- Leggere insieme La signora Dalloway.
In cattedra
Anna Nadotti
- 13:00 - 14:00
- Pausa pranzo
- 14:00 - 17:00
- Seconda parte
- Leggere insieme H. Matar, Tash Aw e M. Mengiste.
In cattedra
Anna Nadotti


In cattedra
- Anna NadottiTraduttrice e critica letteraria
Anna Nadotti è critica letteraria, traduttrice e consulente editoriale per la letteratura inglese e indiana in lingua inglese.
Collabora con le riviste “L’Indice dei libri del mese” e “Leggendaria”, con il quotidiano “il Manifesto” e con la rivista letteraria indiana “Biblio”, con la Libera Università delle Donne di Milano, con la Scuola Holden di Torino, con la Società Italiana delle Letterate (SIL).
Ora locale
- Fuso orario: America/New_York
- Data: 10 Apr 2022
- Ora: 4:30 - 11:00