PLAYLOST – SCAFFALE 16

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Sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che m’aspettavo?

La coscienza di Zeno, Italo Svevo

In passato il fumo era una nota distintiva dell’alta società: chi fumava, lo faceva per distinguersi ed elevarsi socialmente. Con il passare dei secoli la situazione è cambiata, eppure il fumo è entrato prepotentemente non solo nelle rappresentazioni artistiche, ma anche in letteratura, diventando un’abitudine occidentale molto diffusa. Questo sedicesimo scaffale di Playlost, «Letteratura in fumo», vi offrirà una panoramica letteraria dei libri e degli autori che hanno parlato di uno dei vizi più diffusi di tutti i tempi.

I titoli, come sempre, sono nove: il decimo lo lasciamo scegliere a voi!

  1. Il cappello di Vermeer, Timothy Brook (trad. di Annalisa Fontanesi, Einaudi Editore)
  2. La coscienza di Zeno, Italo Svevo (Feltrinelli Editore)
  3. Confessioni di un oppiomane, Thomas De Quincey (trad. di F. Donini e R. Barocas, Garzanti Editore)
  4. Uno studio in rosso, Arthur Conan Doyle (trad. di Giancarlo Carlotto, Feltrinelli Editore)
  5. Maigret al Picratt’s, Georges Simenon (trad. di Giulio Minghini, Adelphi Edizioni)
  6. Il vizio di smettere, Michele Orti Manara (Racconti Edizioni)
  7. Solo per fumatori, Julio Ramón Ribeyro (trad. di Nicoletta Santoni, La Nuova Frontiera)
  8. Ricomincio a fumare, Robert Balsarin (Giovane Holden Edizioni)
  9. Smokiana, Luca Ragagnin e Enrico Remmert (Marsilio Editori)
  10. La trilogia dell’oppio, Amitav Ghosh (trad. di A. Nadotti e N. Gobetti, Neri Pozza) – scelto da DaSur

Buona visione, e buone letture!

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