IL PRINCIPE E LA SARTA, JEN WANG

Il principe e la sarta è un racconto delizioso. Romantico, avvincente, moderno, questo graphic novel vi stringerà il cuore e vi darà speranza.
Siamo a Parigi e Sebastian, il principe ereditario, darà un ballo per celebrare i suoi sedici anni e, come da tradizione, tutte le fanciulle in età da marito sono invitate.
Ma il principe Sebastian non pensa al ballo, ha la testa altrove e un grosso segreto da nascondere.
Frances è una ragazza con un sogno nel cassetto: diventare una sarta, confezionare abiti eleganti e lavorare con i più grandi stilisti.
Ma Frances è solo una cucitrice di bassa manovalanza, decisamente poco apprezzata.
La vita dei due protagonisti cambia nel momento in cui le loro strade si incrociano.
Un giorno Sebastian, rimasto colpito dall’originalità degli abiti creati da Frances, la convoca a palazzo e l’assume come sarta personale, senza però rivelare di essere il principe. Ben presto Frances lo scopre, e scopre anche che il giovane ama indossare abiti da donna. I due diventano grandi amici e si sostengono a vicenda. Frances aiuta Sebastian a credere in sé stesso e a trasformarsi in ciò che lo fa stare bene: la bellissima Lady Crystallia.

Il principe, invece, introduce la talentuosa sarta nel mondo dell’alta moda, presentandole stiliste importanti come madame Aurelia e dandole una speranza per il futuro.
Non mancano certo le sfide e le difficoltà da superare: come dire ai genitori di Sebastian che lui ama sentirsi donna? Cosa penserà la società? Riusciranno i due piccoli protagonisti a superare i pregiudizi e a trovare – finalmente – il loro posto nel mondo?

Jen Wang, scrittrice e illustratrice americana, prova a rispondere a tutte queste domande. E ci riesce molto bene. Ha uno stile delicato, fiabesco. Il lettore viene trasportato in una dimensione surreale, fatta di balli, abiti alla moda, sfarzi e sogni. Eppure, fin dalle prime pagine, si intuisce che non è tutto bello e facile.
Wang ci mostra, con carattere e decisione, l’altra faccia di questa realtà e lo fa mettendo a nudo due adolescenti con storie diverse, ma con qualcosa in comune: il sentirsi fuori posto e inadeguati.
Tutta la storia de Il principe e la sarta vuole far riflettere su come sia difficile, soprattutto per i più giovani, trovare la propria strada, dover sottostare a regole prestabilite e mostrarsi agli altri per chi si è davvero.
In questo senso, il graphic novel è molto moderno. Nonostante sia ambientato in un tempo lontano, i problemi sono quelli di oggi: vivere in una società che giudica continuamente, e non vuole accettare il diverso.
È anche vero, però, che è un libro di coraggio. Quando Sebastian, dopo essersi trasformato in Lady Crystallia, afferma: «È la prima volta che mi sono sentito meritevole di qualcosa», ecco lì, ho provato una stretta al petto e ho sentito che per un attimo i protagonisti potevano farcela, erano forti abbastanza da superare le difficoltà.
Per questo ho scritto nelle prime righe che Il principe e la sarta vi darà speranza. Di fronte ai problemi i due ragazzi non scappano, anzi, tirano fuori grinta e tenacia e soprattutto la forza della loro amicizia li farà superare qualsiasi ostacolo.

La traduzione è di Caterina Marietti, fondatrice di Bao Publishing con Michele Foschini, ed è una bella traduzione. Le parole arrivano dritte al punto, sono scelte con cura e rispecchiano i personaggi del testo. Le pagine scorrono veloci, la lettura è fluida e molto piacevole.
Marietti coglie le sfumature lessicali, le rende in italiano con grande abilità e restituisce al lettore la stessa magia dell’originale. Con un tocco raffinato ed esperto, la traduttrice mette in rilievo le peculiarità dei personaggi: la dolcezza e la determinazione di Frances, l’insicurezza di Sebastian, le aspettative e le preoccupazioni del re e della regina, l’attesa e l’impazienza delle giovani principesse, la complicità di Emile, il fedele servitore di Sebastian.
Tutto è molto equilibrato e deciso con consapevolezza.
Anche l’ironia non manca in questo graphic novel, e calza a pennello come gli abiti di Frances: Marietti fa sorridere il lettore e trova soluzioni divertenti. Nella seconda pagina, ad esempio, le giovani fanciulle ricevono l’invito per il ballo e sono entusiaste, tanto da esprimere un sonoro “SQUEEEAAL” che in italiano diventa “URLETTO”.

Il graphic novel è un genere che conosco poco e che non ho mai approfondito più di tanto, neanche da bambina.
Con Il principe e la sarta, però, mi è venuta una gran voglia di esplorarlo e viaggiare lontano con la fantasia.