PLAYLOST – SCAFFALE 8
«Io una volta andai al cinema con i miei genitori a vedere “Il vampiro” di Dreyer. All’ultimo momento, pensando che mi sarei spaventato troppo, scelsero “La nave bianca” di Rossellini. Io, che non mi ero reso conto del cambio, aspettai invano per tutto il film l’apparizione del mostro. Per molti giorni non mi diedi pace per non essere stato capace di riconoscerlo fra tutti quei marinai.»
Laggiù, Michele Mari
La memoria è la capacità del nostro cervello di conservare le informazioni assimilate attraverso l’esperienza, e di richiamarle sotto forma di ricordo. Ma come sono collegati il ricordo personale e la memoria? Ettore ha deciso di raccontarcelo in questo scaffale in cui, titolo dopo titolo, è andato a scavare nell’essenza più profonda dell’essere umano per poi arrivare alla conclusione che, spesso, la memoria personale è indissolubilmente legata a quella della società che ci circonda.
Ecco i titoli scelti dal nostro libraio:
- Geologia di un padre, Valerio Magrelli (Einaudi editore)
- Gli anni, Annie Ernaux (L’orma editore, trad. di Lorenzo Flabbi)
- Il gigante sepolto, Kazuo Ishiguro (Einaudi editore, trad. di Susanna Bsso)
- Tu, sanguinosa infanzia, Michele Mari (Einaudi editore)
- Il veleno dei ricordi, Matteo Fontana (Giangiacomo Feltrinelli Editore)
- Ritrovarsi a Parigi, Gajto Gazdanov (Fazi Editore, trad. di Manuela Diez)
- Fondamenta degli incurabili, Iosif Brodskij (Adelphi Edizioni, trad. di Gilberto Forti)
- Ricordi dormienti, Patrick Modiano (Einaudi editore, trad. di Emanuella Caillat)
- Ritorno a Reims, Didier Eribon (Bompiani, trad. di Annalisa Romani)
- Io non mi chiamo Miriam, Majgull Axelsson (Iperborea, trad. di Laura Cangemi) Titolo consigliato da: eb_lena
Buona visione, e buone letture!