L’amore è potere, o almeno gli somiglia molto, A. Igoni Barrett

Traduzione di Michele Martino, 66thand2nd editore.

«Amore significa che mi rendi felice finché un giorno non è più così».
L’ultima frase dell’ultimo racconto “Una storia di tira e molla a Nairobi” della raccolta “L’amore è potere, o almeno gli somiglia molto” racchiude la vera essenza che A. Igoni Barrett riesce a trasmettere fin dalle prime righe del suo libro.

L’amore è il filo conduttore di ogni cosa; è tenerezza in “Il mio problema dell’alito cattivo”, dove il giovane protagonista descrive con una vulnerabilità inattesa il problema dell’alitosi. È solitudine, come nel caso di “Ma Bille” – vedova e malata nel primo racconto “La cosa peggiore di tutte” – costretta ad affrontare un’operazione senza aver alcun supporto dai figli. È ossessione, come per Samu’ila, in “Venditore di sogni”, adolescente che vive in un mondo surreale fatto di chat online pur di guadagnare qualche soldo, o per il giovane del racconto “La ragazzina con i seni in boccio e la risata di gomma da masticare”, innamorato della cugina di quindici anni più giovane e con “i seni come due mandarini”. L’amore è potere, in tutte le sue forme ed è ovunque: nel maschilismo, nella violenza, nel sesso, nello stupro, negli abusi, nella Nigeria stessa che viene descritta dall’autore con estrema lucidità e precisione.
La scrittura attenta e puntuale di Barrett tiene con il fiato sospeso dall’inizio alla fine di ogni storia. Niente è lasciato al caso, c’è un calcolo perfetto in tutte le parole scelte. I personaggi sono studiati nel minimo dettaglio e l’equilibrio – a volte instabile – che li unisce rende il tutto ancora più crudo e reale.

Una nota di merito va a Michele Martino per l’impeccabile traduzione. Il ritmo incalzante, la ricerca dei termini adatti, la musicalità delle frasi sono garantiti grazie all’abilità del traduttore nell’uso dell’italiano. Non mancano, però, riferimenti e parole della cultura nigeriana che permettono al lettore di immergersi in un mondo lontano e difficile, ma incredibilmente affascinate.